Droni per la sicurezza
Droni carabinieri e droni polizia: il ruolo dei droni per la sicurezza pubblica
L’efficienza operativa viene potenziata dalla capacità dei droni di coprire ampie aree in tempi ridotti
Ambiti di impiego dei droni: differenze tra Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri
I droni, ormai strumenti operativi imprescindibili, trovano applicazione in una varietà di ambiti all’interno delle Forze dell’Ordine. L’impiego di tali tecnologie mostra delle differenze sostanziali tra la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri, in linea con i diversi compiti istituzionali che queste entità svolgono.
Inoltre, i droni vengono utilizzati per la tutela del patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale nazionale, permettendo un monitoraggio accurato e continuativo di siti di interesse, anche in aree difficilmente accessibili o in condizioni di rischio.
Il modello Guardian, in questo contesto, si pone come uno strumento versatile e affidabile per polizia e carabinieri, in grado di supportare una vasta gamma di operazioni grazie alla sua eccezionale autonomia di volo. Essa garantisce missioni prolungate e ampia copertura territoriale.
Cosa dice la legge sull’uso dei droni per carabinieri e polizia

La normativa italiana regolamenta in modo specifico l’uso dei droni da parte delle Forze dell’Ordine, in particolar modo per carabinieri e polizia, prevedendo delle deroghe rispetto al regolamento ENAC per gli UA o SAPR civili.
Secondo un decreto del Ministero dell’Interno, le forze di polizia possono operare i droni polizia con maggiore libertà. Infatti i droni carabinieri e droni polizia possono decollare e atterrare in qualsiasi area giudicata sicura dagli operatori e operare anche in prossimità di aeroporti e zone ATZ, comunicando con le torri di controllo. I piloti dei droni devono comunque possedere un brevetto adeguato. Il decreto, entrato in vigore nel maggio 2016 e abrogato da un successivo decreto del 2022 (22A04722), definisce le modalità di utilizzo dei droni polizia per il controllo del territorio a fini di sicurezza pubblica, con particolare riferimento al contrasto del terrorismo e alla prevenzione dei reati di criminalità organizzata e ambientale.
Le operazioni di volo per droni polizia e carabinieri vengono condotte in condizioni di costante contatto visivo senza l’ausilio di dispositivi ottici, con alcune deroghe previste per specifiche condizioni operative.
La versatilità, l’autonomia di volo, la capacità di trasmissione in tempo reale e la robustezza sono aspetti cruciali che rendono un drone adatto per le Forze dell’Ordine. Inoltre, la facilità di utilizzo e la manutenzione minimale sono altri fattori da considerare nella scelta del drone ideale per le operazioni di polizia e carabinieri.
Droni per la pubblica sicurezza: aspetti di security e privacy
Normative
ITALIANE ED EUROPEE
L’uso di droni polizia e carabinieri porta con sé questioni cruciali relative alla privacy e alla protezione dei dati.
Le normative italiane ed europee delineano misure specifiche per garantire che l’utilizzo di droni polizia rispetti i diritti dei cittadini. È fondamentale che le Forze dell’Ordine aderiscano a queste normative, implementando protocolli rigorosi per la gestione e la protezione dei dati raccolti, con esaurienti analisi del rischio al fine di misurare e gestire gli eventuali impatti negativi sui diritti e libertà degli individui (Regolamento UE 2016/679 e del D.Lgs n. 51/2018).
Soluzione
VECTOR ROBOTICS
In questo contesto, i droni VectorRobotics offrono una soluzione avanzata, poiché possono operare tramite connessione diretta al drone, senza la necessità di una connessione internet o l’appoggio su server esterni, spesso situati in Paesi che non possono garantire un adeguato livello di protezione dei dati. Questa caratteristica elimina rischi associati alla perdita o all’esposizione di dati sensibili, garantendo una protezione solida e conforme alle normative sulla privacy.
Come avviene l’immatricolazione dei droni di Stato
L’immatricolazione dei droni utilizzati da carabinieri e polizia è un processo regolamentato sia a livello nazionale che europeo. Secondo il regolamento europeo UE 2019/947, gli operatori di droni polizia sono tenuti a registrarsi nello Stato membro in cui risiedono (persone fisiche) o in cui hanno la sede principale (persone giuridiche).
Applicazione
QR-CODE
Dopo la registrazione, è obbligatorio apporre un QR-Code identificativo su ogni UAV (drone) in possesso dell’operatore. Questo QR-Code serve a fornire informazioni di identificazione e localizzazione che possono essere ricevute da altre parti.
La registrazione
IN ITALIA
In Italia, la registrazione avviene sul portale D-Flight, dove gli operatori di droni polizia devono inserire le proprie informazioni e ottenere un codice identificativo QR da apporre sul drone. Questo processo è essenziale per l’identificazione e l’imputazione delle responsabilità civili e penali.
È anche possibile attivare l’iter di registrazione del come aeromobile di Stato, seguendo le procedure specifiche stabilite dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC). Questo processo include la presentazione di documentazione che attesti la conformità del drone alle normative tecniche e di sicurezza vigenti. L’ENAC valuterà la documentazione fornita e, se conforme, rilascerà una certificazione di immatricolazione che identifica il drone come aeromobile di Stato.
Questo status conferisce al drone una serie di privilegi e responsabilità, in linea con le normative nazionali ed europee, garantendo che l’operatività del drone sia regolamentata in modo adeguato e conforme agli standard di sicurezza e privacy.
Droni carabinieri e droni polizia: le qualifiche richieste ai piloti
Procedure di decollo e atterraggio per i droni delle Forze dell’Ordine
Per i droni utilizzati dalle Forze dell’Ordine in Italia, esistono procedure tecniche di decollo e atterraggio delineate in accordo con l’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile). Queste procedure sono dettagliate in protocolli tecnico-operativi e sviluppati in funzione del rischio associato alle operazioni che si intendono svolgere con l’uso di droni carabinieri e droni polizia.
Principali vantaggi dell’utilizzo dei droni da parte di carabinieri e polizia
L’impiego di droni carabinieri e droni polizia offre una serie di vantaggi significativi.
Risposta
RAPIDA
Innanzitutto, i droni polizia permettono una risposta rapida in situazioni critiche, ampliando la capacità di monitoraggio e raccolta dati in tempo reale.
Questo è particolarmente utile in scenari di emergenza come incidenti stradali, disastri naturali o situazioni di pericolo pubblico, dove i droni possono fornire una valutazione immediata della situazione e supportare le decisioni operative.
Monitoraggio
A LUNGO TERMINE
I droni rappresentano uno strumento efficace per il monitoraggio a lungo termine di aree sensibili, fornendo immagini aeree ad alta risoluzione che possono essere utilizzate per analisi forensi e investigazioni.
Volo
NOTTURNO
La capacità di volo notturno e le tecnologie di imaging termico ampliano ulteriormente le possibilità operative, permettendo alle Forze dell’Ordine di mantenere un controllo efficace anche in condizioni di scarsa visibilità.
Sicurezza
DEL PERSONALE
Infine, l’uso di droni riduce i rischi per il personale delle Forze dell’Ordine, permettendo di esplorare aree potenzialmente pericolose a distanza e fornendo una valutazione della situazione prima di inviare unità sul campo.
Questo aspetto è cruciale per garantire la sicurezza del personale e una gestione efficace delle risorse operative.
Perché scegliere i droni di Vector Robotics per la salvaguardia della sicurezza pubblica

Caratteristiche principali
Optare per il drone Guardian di Vector Robotics per la salvaguardia della sicurezza pubblica rappresenta una scelta di prim’ordine data la sua tecnologia avanzata.