Drone antincendio ad energia solare Made in Italy

La prevenzione degli incendi boschivi attraverso l’uso di droni è una strategia innovativa che combina tecnologia avanzata con tecniche tradizionali di sorveglianza. È sicuramente possibile utilizzare droni standard e multicotteri per tale compito ma, a causa della necessità di frequenti cambi di batteria, queste interruzioni possono compromettere la continuità della sorveglianza e lasciare zone non monitorate per periodi significativi. Inoltre, molti dei comuni droni presenti sul mercato non sono dotati di sensori termici, costringendo gli operatori a fare affidamento esclusivamente sulla loro capacità di rilevare visivamente il fumo. Questo approccio può dimostrarsi critico perché espone al rischio di non riuscire a identificare gli incendi nelle loro fasi iniziali, quando possono non produrre grandi quantità di fumo ma presentano comunque significative variazioni termiche.

Il drone antincendio Firehound Zero (FH-0) rappresenta una soluzione ottimizzata per affrontare queste sfide. Innanzitutto, la sua grande autonomia di volo permette una sorveglianza continua estesa su aree vaste e critiche senza la necessità di effettuare ripetute interruzioni, in grado di fornire un quadro completo della situazione sul campo.

Inoltre, FH-0 è equipaggiato con un sensore termico di alta precisione, che lo rende estremamente efficace nel rilevare le variazioni termiche associate agli incendi boschivi anche quando non producono una quantità significativa di fumo. Questa capacità, abbinata al firmware proprietario di cui è dotato, assicura che gli incendi siano rilevati nelle loro fasi nascenti.

Inoltre, a differenza di molti altri droni, FH-0 offre un sistema di allarme attivo. Non si tratta solo di fornire immagini all’operatore, ma di analizzare queste immagini in tempo reale e avvisare l’operatore nel momento in cui viene identificato un potenziale incendio. Questo livello di attenzione proattiva assicura che gli incendi possono essere affrontati rapidamente, spesso prima che si sviluppino in eventi maggiori.

In caso di allarme incendio si ritiene poco prudente distogliere il drone antincendio FH-0 dalla missione corrente, in cui altri focolai potrebbero essere individuati in tempi celeri, per ritornare sul punto di allarme e analizzare più precisamente la situazione. È invece consigliabile integrare il lavoro di FH-0 con l’uso di un secondo drone, un multicottero o, preferibilmente, un drone dedicato alla sorveglianza come il Guardian [LINK], da inviare sulle coordinate segnalate e coordinando così l’eventuale intervento di spegnimento.

La principale distinzione tra l’FH-0 e l’FH-0 LTE risiede nella connettività avanzata di quest’ultimo. Il drone antincendio FH-0 LTE è equipaggiato con un modem integrato, un’antenna specifica e una SIM M2M dedicata, che permettono al drone una connessione costante e stabile in qualsiasi area coperta dalla rete 4G. Questa connettività potenziata non solo garantisce una trasmissione dei dati in tempo reale, ma offre anche la capacità di controllare il drone e ricevere notifiche a distanze considerevoli, anche di migliaia di chilometri. Ovviamente, questa integrazione di componenti aggiunge un leggero surplus di peso al drone.

In aggiunta, la versione LTE viene fornita con un laptop ultraportatile di ultima generazione, che funge da controller ridondante per il mezzo, consente un ulteriore livello di controllo e fornisce un’ulteriore interfaccia per l’operatore.

Eccezion fatta per queste peculiarità, la struttura, la funzionalità e le caratteristiche generali dell’FH-0 e dell’FH-0 LTE sono sostanzialmente le stesse, garantendo in entrambi i casi prestazioni elevate e la massima affidabilità sul campo.

L’autonomia di Firehound Zero varia in base alle condizioni ambientali e alla disponibilità di luce solare.

In condizioni ottimali, con una buona esposizione alla luce del sole, il drone antincendio Firehound Zero può operare per circa 8 ore. Questo perché l’energia solare catturata dai suoi pannelli fotovoltaici integrati gli permette di mantenere la batteria carica e di prolungare il tempo di volo.

In condizioni di totale assenza di luce, ad esempio la notte, l’autonomia si riduce a circa 2 ore. Questa durata si basa esclusivamente sulla capacità della batteria interna, senza l’apporto aggiuntivo dell’energia solare.

È importante sottolineare comunque che, in condizioni particolarmente favorevoli e in ambienti con un’ottima esposizione solare, è stata rilevata un’autonomia che ha raggiunto le 10 ore. Tuttavia, tali performance sono state ottenute in circostanze ideali e possono variare a seconda delle specifiche condizioni operative e ambientali.

La segnalazione di un focolaio identificato dal drone antincendio Firehound Zero è un processo automatizzato e immediato, progettato per fornire all’operatore tutte le informazioni necessarie nel minor tempo possibile. Una volta rilevato un potenziale incendio attraverso il suo sensore termico, il sistema di Firehound Zero esegue diverse azioni simultaneamente:

• Allarme Audio: sia sulla Ground Station che sul computer (nel caso sia la versione con LTE e laptop in dotazione) viene emesso un segnale vocale d’allarme “Warning Fire”. Questo avvertimento sonoro è immediato e chiaro, pensato per catturare l’attenzione dell’operatore anche in ambienti rumorosi o caotici;

• Lettura delle Coordinate: subito dopo l’attivazione dell’allarme sonoro, il sistema legge ad alta voce le coordinate GPS del punto in cui è stato rilevato il focolaio. Questo permette all’operatore di avere immediatamente una nozione precisa della localizzazione dell’incendio;

• Visualizzazione a Schermo: contemporaneamente, sulla schermata della Ground Station (e sul laptop se in dotazione), viene mostrato un messaggio di avviso con le informazioni relative al focolaio rilevato. Questo messaggio include le coordinate GPS e, se disponibili, altre informazioni utili, come l’intensità del calore rilevato;

• Mappa di Navigazione: sulla mappa di navigazione, utilizzata per monitorare in tempo reale la posizione del drone, viene posizionata un’icona o un marcatore nel punto esatto in cui è stato identificato il focolaio. Questo permette all’operatore di avere un riferimento visivo immediato della zona interessata e di coordinare eventuali operazioni di intervento in modo rapido ed efficiente.

La combinazione di questi segnali sonori, visivi e vocali garantisce che l’operatore sia tempestivamente informato e possa agire di conseguenza, massimizzando le chances di intervenire in modo efficace per gestire e contenere l’incendio.